Confidential Computing: cosa è?
2023-12-10 11:14:40
Il mondo moderno è guidato dall'importanza dei dati e dall'impegno a garantire uno scambio sicuro e rapido di informazioni; con la digitalizzazione in costante crescita, la quantità di dati memorizzati sui server cloud è diventata impressionante, tanto da aver avuto bisogno, ormai svariati anni fa, di coniare tutto un nuovo insieme di parametri e di terminologie, tra le quali la più usata è sicuramente Big Data.
Questi cambiamenti comportano nuove sfide, tra le quali la necessità di tutelare la privacy e la sicurezza delle informazioni per tenerle al sicuro da tentativi di accesso parte di malintenzionati. Per fronteggiare questa sfida, nasce il Confidential Computing, un approccio innovativo alla gestione dei dati che pone al centro l'importanza della privacy, offrendo tranquillità a istituzioni, governi, aziende e cittadini che desiderano mantenere i propri dati accessibili solo a chi autorizzano.
Paul O'Neill, Direttore dello Sviluppo Strategico nel campo del Confidential Computing presso Intel, ha spiegato durante uan intervista che nonostante esistano già molte tecnologie che consentono un trasferimento sicuro dei dati su Internet e la loro protezione nei data center, non esisteva ancora un metodo efficace per proteggere i dati durante l'elaborazione. Ecco dove entra in gioco il Confidential Computing: proteggere i dati durante l'elaborazione nel cloud.
Il processo avviene isolando le informazioni sensibili in un'area sicura all'interno del processore, rendendo tali informazioni accessibili solo al codice di programmazione autorizzato e invisibili per qualsiasi altro componente o soggetto, incluso il provider cloud. In pratica, solo il possessore dei dati ha il controllo delle chiavi di crittografia.
Grazie alla tecnologia del Confidential Computing, le grandi aziende e le amministrazioni pubbliche dovrebbero potersi affidare ad un cloud sicuro senza dover creare costose infrastrutture individuali; inoltre questo approccio dovrebbe garantire la conformità alle normative, riducendo i potenziali problemi legali.
Questi cambiamenti comportano nuove sfide, tra le quali la necessità di tutelare la privacy e la sicurezza delle informazioni per tenerle al sicuro da tentativi di accesso parte di malintenzionati. Per fronteggiare questa sfida, nasce il Confidential Computing, un approccio innovativo alla gestione dei dati che pone al centro l'importanza della privacy, offrendo tranquillità a istituzioni, governi, aziende e cittadini che desiderano mantenere i propri dati accessibili solo a chi autorizzano.
Paul O'Neill, Direttore dello Sviluppo Strategico nel campo del Confidential Computing presso Intel, ha spiegato durante uan intervista che nonostante esistano già molte tecnologie che consentono un trasferimento sicuro dei dati su Internet e la loro protezione nei data center, non esisteva ancora un metodo efficace per proteggere i dati durante l'elaborazione. Ecco dove entra in gioco il Confidential Computing: proteggere i dati durante l'elaborazione nel cloud.
Il processo avviene isolando le informazioni sensibili in un'area sicura all'interno del processore, rendendo tali informazioni accessibili solo al codice di programmazione autorizzato e invisibili per qualsiasi altro componente o soggetto, incluso il provider cloud. In pratica, solo il possessore dei dati ha il controllo delle chiavi di crittografia.
Grazie alla tecnologia del Confidential Computing, le grandi aziende e le amministrazioni pubbliche dovrebbero potersi affidare ad un cloud sicuro senza dover creare costose infrastrutture individuali; inoltre questo approccio dovrebbe garantire la conformità alle normative, riducendo i potenziali problemi legali.
Tags: big data, confidential computing, sicurezza, cybersecurity, articoli, Paul O'Neill
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